Da alcuni anni siamo abituati a parlare di turismo sostenibile,
responsabile, di basso impatto, e di ecoturismo per definire un approccio alla
vacanza e al tempo libero che sia particolarmente attento alla tutela dei
luoghi (ambiente, paesaggio, cultura, lingua, enogastronomia), alla fruizione
garbata, ecologica e rispettosa degli stessi e alla qualità dei rapporti umani
tra turista e comunità locali.
In molte realtà ci si è convinti che per preservare l’autenticità e la
peculiarità locale è necessario un turismo di basso impatto sull’ambiente
naturale e culturale, in grado di valorizzare le risorse naturali senza
impoverirle, di contenere l’inquinamento, e di non alterare eccessivamente
l’equilibrio sociale.
Esisto sul mercato ormai numerose offerte e possibilità che tendono a
soddisfare questa domanda di turismo sostenibile-ecoturismo, e le aree protette
naturali anche in Italia rappresentano spesso i luoghi ideali dove trascorrere
vacanze di questo tipo.
Tuttavia negli ultimi anni per molti utenti turistici la vacanza è
diventata anche un momento importante di “cura di sé”, non solo nel senso di
cura del corpo, della bellezza personale e della forma atletica, ma anche come
occasione di esperienza psico-fisica importante, come momento di “pausa”, di riflessione
sul proprio vissuto quotidiano, di ricerca di equilibrio e bene-essere a
contatto con realtà ambientali ed umane particolarmente “emozionanti”,
significative, accoglienti.
E’ un’esigenza di carattere personale dell’individuo, che a volte ha
risvolti anche di tipo professionale (formazione), come bisogno di ragionare
sul rapporto mente-corpo-ambiente, per attuare durante la vacanza momenti di
crescita psicologica e di rilassamento corporeo piacevoli. E’ un turismo
attento alla qualità delle relazioni umani, alla biodiversità e allo scambio
tra culture, al piacere del racconto e dell’ascolto. Può interessare anche
gruppi di lavoro, associazioni, imprese, gruppi professionali, amicali ed
elettivi in chiave di training psico-fisico, incontro e formazione
professionale.
La Sardegna
con la sua ricchezza di biodiversità, di paesaggi e di vissuti umani,
rappresenta un luogo potenzialmente ideale per lo sviluppo di questa nuova
forma di turismo che potremmo definire “eco-psico-turismo”. Un luogo che offre
la possibilità concreta e semplice di vivere momenti di raccoglimento e di
riflessione a contatto con una natura emozionate. L’Isola potrebbe qualificarsi
a livello europeo come laboratorio internazionale per l’eco-psico-turismo.
Cure naturali per la salute eco-psico-fisica della persona, tutela
della biodiversità, diffusione della cultura,
crescita , metodi e tecniche di tipo olistico, in armonia con la natura
e con l’anima dei luoghi visitati.
L’Associazione EBA GIARA può svolgere il ruolo di animatore e
facilitazione dello sviluppo dell’eco-psico-turismo, con il coinvolgimento
degli operatori turistici già operanti nell’isola (guide ambientali, educatori,
centri di servizi ambientali, ristorazione e strutture ricettive).
L’Associazione è interessata a promuovere
il coinvolgimento del mondo della ricerca scientifica, dell’impresa,
delle agenzie turistiche, dei tour operators, delle istituzioni per promuovere la Sardegna come luogo di
eccellenza per questa forma di turismo sostenibile.
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