lunedì 16 luglio 2012

Il riccio

Riccio

La spina del riccio
mi sembra un capriccio
lei entra veloce
dolore che è atroce

ti tuffi sereno,
lui è sotto ed è pieno
non cerchi l'acciacco
lo scoglio è vigliacco

se cerchi un appiglio
col piede periglio
e trovi lo scoglio
poi dici Non voglio

ma ormai è fatta
la spina è un po' matta
e mai da sola
la senti in gola

resisti nell'acqua
galleggi leggero
non è un'aragna
non ha quel suo siero

ma arrivi all'asciutto
e guardi il piedone
un cielo stellato
fa male di brutto

ti serve un supporto
un occhio allenato
un ago pulito
e forse hai finito

e poi ci riprovi
ti tuffi più accorto
e trovi quel riccio
lo vuoi veder morto

lo scalzi di lama
lo batti e percuoti
ma se non stai attento
la spina va dentro

infine lo sciacqui
e senza il maestrale
le lingue son rosse
corpose e succose

la tua le accarezza
le inghiotti con gusto
infin soddisfatto
lo butti distratto

poi torni nel sole
ti metti a sedere
e posi la mano
ma senti dolore

il riccio bizzarro
vedendo il tuo azzardo
con fare maliardo
rilascia il suo dardo

dolor garantito
nel palmo e nel dito
non conti le spine
ne è valsa la pena!

Cesare

1 commento:

  1. Grazie Deborah sei magica, a tutti consiglio anche di vedere vignette foto e altre 'cose' come questa, poesia? Su www.cesarecarta.it

    grazie Cesare

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