Riccio
La spina del riccio
mi sembra un capriccio
lei entra veloce
dolore che è atroce
ti tuffi sereno,
lui è sotto ed è pieno
non cerchi l'acciacco
lo scoglio è vigliacco
se cerchi un appiglio
col piede periglio
e trovi lo scoglio
poi dici Non voglio
ma ormai è fatta
la spina è un po' matta
e mai da sola
la senti in gola
resisti nell'acqua
galleggi leggero
non è un'aragna
non ha quel suo siero
ma arrivi all'asciutto
e guardi il piedone
un cielo stellato
fa male di brutto
ti serve un supporto
un occhio allenato
un ago pulito
e forse hai finito
e poi ci riprovi
ti tuffi più accorto
e trovi quel riccio
lo vuoi veder morto
lo scalzi di lama
lo batti e percuoti
ma se non stai attento
la spina va dentro
infine lo sciacqui
e senza il maestrale
le lingue son rosse
corpose e succose
la tua le accarezza
le inghiotti con gusto
infin soddisfatto
lo butti distratto
poi torni nel sole
ti metti a sedere
e posi la mano
ma senti dolore
il riccio bizzarro
vedendo il tuo azzardo
con fare maliardo
rilascia il suo dardo
dolor garantito
nel palmo e nel dito
non conti le spine
ne è valsa la pena!
Cesare
Grazie Deborah sei magica, a tutti consiglio anche di vedere vignette foto e altre 'cose' come questa, poesia? Su www.cesarecarta.it
RispondiEliminagrazie Cesare